Le parole “sito web” e “blog” sono spesso usate come sinonimi, ma non è proprio corretto: di fatto, possono essere realizzati con strumenti e linguaggi simili, ma si distinguono per il tipo di obiettivo che realizzano e per le caratteristiche che presentano.
Chiarire la differenza fra sito e blog permette a chi sta pensando di avviare un progetto online di capire che direzione prendere, partendo dai propri bisogni e obiettivi. Per questo parleremo anche della differenza tra sito statico e dinamico, di come scegliere se aprire un sito o un blog, e di quali servizi offre Altervista per soddisfare questa scelta.
Cominciamo a chiarire la differenza tra un sito e un blog.
Qual è la differenza tra un sito e un blog?
Un sito non è altro che un insieme di pagine web che presentano e descrivono un prodotto o un servizio. È la vetrina online di un’azienda, di un’attività o anche di una singola persona, un freelance per esempio, e ha lo scopo di rispondere in modo chiaro a tre domande fondamentali: chi sono? di cosa mi occupo? Come posso essere contattato?
Un sito web è unidirezionale e statico – per cui le informazioni vengono passate all’utente senza che questo possa modificarle, o vi possa interagire in alcun modo – e viene aggiornato raramente, di solito in caso di informazioni errate o obsolete.
Un blog è in realtà anch’esso un sito web, ma con caratteristiche particolari:
- è dinamico, perché si compone di pagine e articoli, che di solito vengono raccolti in ordine cronologico sulla homepage, e che presuppongono una pubblicazione ricorsiva, e un lavoro di approfondimento e miglioramento costante per ottenere un buon posizionamento su Google. Per questo in alcuni casi viene definito “diario del web”.
- è bidirezionale, perché le persone possono interagire con i contenuti, votandone la qualità, o rispondendo nello spazio dei commenti.
Il blog è, infatti, pensato per raccogliere contenuti frequenti dedicati a un tema specifico. Può servire a condividere passioni con altre persone interessate, come il cinema o i libri, oppure a rispondere al bisogno di un determinato pubblico, per esempio chi desidera imparare una lingua straniera, chi vuole lavorare a maglia, o chi cerca un blog di ricette per capire cosa cucinare la sera. Un blog potrebbe anche avere una linea più redazionale, trasformandosi in un magazine, quindi una rivista online in cui la qualità estetica delle immagini ha un grosso peso. Oppure potrebbe rispondere a una domanda più informativa, assumendo le forme di un portale di news, con moltissimi contenuti testuali, fotografici e video in continuo aggiornamento.
La differenza più importante fra un sito e un blog sta, quindi, nella modalità di fruizione dei contenuti – unidirezionale per un sito e bidirezionale per un blog – e nella frequenza di aggiornamento – rara in un sito e quasi giornaliera in un blog.
Un sito web potrà comunque avere una sezione blog, dinamica e aggiornata spesso, ma la scelta andrà ponderata in base agli obiettivi definiti per il progetto, e anche alla disponibilità di tempo per la scrittura.
Qual è la differenza fra un sito statico e un sito dinamico?
Se non sei un esperto di programmazione, ti basterà sapere che un sito statico si caratterizza per contenuti informativi, pensati per descrivere un prodotto o un servizio e fornire indicazioni di contatto, per cui non è necessaria una modifica frequente.
Un sito dinamico prevede invece una continua produzione di articoli nuovi, e un reiterato lavoro di miglioramento di contenuti vecchi per fornire la soluzione migliore possibile a una domanda/bisogno degli utenti, e migliorare così la posizione del contenuto nelle pagine di ricerca di Google.
Dal punto di vista tecnico, la differenza sta nella presenza di un server:
- un sito dinamico viene scritto con un linguaggio di programmazione, per esempio PHP, e ha un database su un server. L’interazione fra il server e il linguaggio permette di rispondere alle richieste degli utenti, mostrando loro il contenuto del sito. Un sito dinamico può essere costruito, personalizzato e modificato anche da chi non è esperto perché si appoggia sempre a un CMS, un software con interfaccia grafica che facilita la gestione dei contenuti. Un sito aperto su WordPress, il CMS più usato al mondo, è, per esempio, un sito dinamico.
- un sito statico viene costruito da zero con linguaggi diversi, HTML e CSS, che ne definiscono tutte le caratteristiche, e che si trovano fisicamente su un documento di testo. Questo significa che per aggiornarli vanno modificati localmente, di solito dal professionista che ha creato il sito.
Un blog è sempre un sito dinamico, mentre un sito web, per come l’abbiamo definito sopra, può essere statico o dinamico, e la scelta può dipendere, di nuovo, dagli obiettivi e dalle necessità legate al progetto.
In sintesi: il blog è un tipo di sito
Ricapitolando, un sito web ha una struttura fissa, composta nella sua forma più semplice da 4 pagine – homepage, pagina di presentazione, pagina riservata ai servizi e/o prodotti, e pagina dei contatti – e che è costruita proprio per presentare in modo chiaro informazioni relative a un brand, un’azienda o un’attività. Sono contenuti evergreen, sempre validi, che una volta creati non necessitano di aggiornamento continuo.
Anche un blog è un sito, ma si compone di molti contenuti – più articoli, che pagine – che sono scritti e pubblicati frequentemente, anche ogni giorno, e che devono essere periodicamente rivisti per migliorarne la forma, per aggiornare o aggiungere informazioni utili agli utenti. È fatto per informare, ma soprattutto per raccontare di sé e delle passioni di chi lo scrive, un racconto che è anche un dialogo con il lettore.
Di fatto, parliamo sempre di sito: il blog è un sottoinsieme, un tipo di sito, così come lo sono un giornale online, un portfolio, un sito vetrina, una landing page, o un e-commerce. Sono parti dello stesso insieme.
Tra sito e blog cosa scegliere?
A questo punto, ha senso continuare a parlare di sito o di blog? Sì, nella misura in cui l’uno o l’altro incarnano obiettivi e necessità diverse.
Per questo, per scegliere fra sito e blog per il proprio progetto online, i passaggi sono almeno tre:
- capire a quale bisogno deve rispondere il sito;
- immaginare come questo si traduca nella produzione di contenuti, una tantum o frequente;
- definire le possibilità concrete di portare avanti un’opzione o l’altra.
L’obiettivo del sito
Chiediti qual è l’obiettivo della tua presenza online. Ti serve un sito per presentare la tua attività? Vuoi un e-commerce per vendere i tuoi prodotti online? Cerchi uno spazio per condividere recensioni di libri con altri appassionati? Oppure vorresti aiutare altre persone a imparare qualcosa di nuovo?
La risposta a queste domande ti aiuta a prendere la decisione giusta: se il tuo obiettivo è presentare un progetto, comunicare dati specifici e informazioni di contatto, il sito è la scelta migliore. Se, invece, ti interessa approfondire, riprendere più volte uno stesso argomento e dialogare con chi ti legge, meglio aprire un blog.
La produzione di contenuti
Una volta definito l’obiettivo, è importante avere un’idea di quanti e quali contenuti dovrai produrre per raggiungerlo. Qui la scelta è semplice: se sono circoscritti e riesci a contarli sulle dita di una mano, apri subito un sito. Se, invece, gli argomenti sono tanti, oppure il focus è uno, ma può essere affrontato da molte angolazioni, un blog è sicuramente il contenitore più adatto.
Il fattore tempo
Le prime due domande dovrebbero già averti indirizzato in modo inequivocabile, ma c’è un ultimo bivio che può aiutarti a scegliere: la tua disponibilità di tempo. Questo è vero soprattutto nel caso di un blog, per cui l’impegno necessario per la produzione di contenuti è più consistente e ripetuto nel tempo: riusciresti a seguire un calendario editoriale, investendo tempo tuo o delegando il lavoro a un’altra persona?
Se la risposta è sì, procedi pure.
Al contrario, NON aprire un blog se:
- pensi di non poter seguire un piano editoriale fitto;
- non riusciresti a ritagliarti del tempo per scrivere;
- non potresti delegare la scrittura, né la revisione dei contenuti a qualcun altro.
Aprire un sito o un blog su Altervista
Quando avrai le idee sufficientemente chiare su a cosa ti serve il sito, e su che contenuti dovrebbe avere, dovrai cercare un servizio di hosting, uno spazio che possa ospitarlo.
Su Altervista puoi registrare un dominio di terzo livello gratuitamente e in pochi clic: da https://it.altervista.org/crea-sito-gratis.php puoi scegliere il servizio più adatto a te, fra Hosting WordPress gestito e WordPress con File Manager. Poi, ti basterà scrivere il nome di dominio che desideri attivare e controllare che sia disponibile: se lo è, potrai proseguire con l’inserimento dei tuoi dati e confermare.
Con Altervista potrai anche acquistare un dominio di secondo livello a pagamento, se disponibile, e persino trasferire su Altervista un dominio .it o altro TLD comune acquistato da un altro provider.
Come scegliere fra Hosting WordPress gestito e Hosting con File Manager?
Prima di vedere che caratteristiche hanno i due servizi offerti da Altervista, e in cosa si differenziano, è importante chiarire che entrambi possono essere utilizzati per costruire un sito – aziendale o vetrina per un freelance – o aprire un blog – così come una rivista online, o un portale news.
La differenza la fa il tuo grado di competenza a livello tecnico e informatico, ed è quello a doverti guidare nella scelta.
- Non hai mai studiato linguaggi di programmazione, hai bisogno di un sito o blog performante in poco tempo, e/o vuoi comunque pensare solo a scrivere contenuti? Hosting WordPress gestito è la scelta ideale, perché ti offre WordPress preinstallato, e delle questioni tecniche ci occupiamo noi di Altervista.
- Sei un programmatore esperto, conosci i linguaggi HTML e CSS, e sapresti gestire un CMS in autonomia? La soluzione migliore per te è Hosting con File Manager, una pagina bianca da cui puoi partire a scrivere codice da zero.
Vediamo ora l’offerta dettagliata dei due servizi.
Hosting WordPress gestito
Hosting WordPress gestito – per gli amici solo blog – è il servizio pensato per rispondere ai bisogni di chi:
- ha scelto di aprire un blog;
- vorrebbe creare un sito vetrina o portfolio in pochi semplici passi;
- cerca uno spazio per il proprio magazine online o un sito di news;
- in generale, desidera concentrarsi solo sulla produzione di contenuti perché non ha competenze tecniche e informatiche specifiche.
Un account Hosting WordPress gestito ha, infatti, spazio illimitato per i contenuti e offre WordPress, il CMS più utilizzato al mondo, preinstallato e configurato per l’attivazione di servizi esclusivi, tra cui:
- formati personalizzati (formato ricetta, top list, tutorial e recensione libro);
- Privacy e Cookie policy gratuita;
- Pilota automatico per la gestione della pubblicità;
- servizio di cache per mantenere snello e veloce il blog.
Per i domini di terzo livello – del tipo nomesito.altervista.org – la creazione e attivazione di un account è gratuita, per sempre. Gli unici servizi a pagamento sono l’acquisto di un dominio di secondo livello – di tipo nomesito.it per esempio – e di un relativo servizio di posta.
Per tutti i possessori di un blog, Altervista mette a disposizione gratuitamente assistenza e supporto diretto sul gruppo Facebook Blog Starter, così come formazione dedicata su alcuni gruppi separati: GialloBlogSocial per tutti i food blogger, e Pinterest per i blog Altervista per i blogger creator attivi su Pinterest.
Hosting con File manager
Un Hosting File Manager è, invece, la scelta ideale per informatici esperti e per chi desidera poter scrivere da zero il codice del proprio sito.
Il nostro servizio permette infatti di installare diversi CMS (Joomla, Drupal, Opencart, TYPO3 e molti altri) e dà accesso completo a PhpMyAdmin, File manager e FTP, offrendo tutti gli strumenti necessari a sviluppare un sito fin dal codice. Lo spazio è limitato a 3 GB su SSD storage e 30 GB di traffico mensile, ma può essere esteso, se necessario, a pagamento.
A questo, vanno aggiunti alcuni servizi esclusivi, come la Privacy e Cookie policy gratuita in collaborazione con Iubenda, il certificato HTTPS gratis, e la possibilità di attivare il circuito di banner di display advertising e Google AdSense, anche se senza sistemi automatici, bensì mettendo mano ai codici.
Anche per i possessori di un sito hosting è disponibile una finestra di supporto e assistenza gratuita, e si svolge sul Forum: lì è possibile trovare la risposta a una domanda, visitando una delle diverse raccolte di contenuto, e/o richiedere ulteriore assistenza aprendo un nuovo post, in alto a sinistra, da “Scrivi nuova discussione”.
Obiettivi e conoscenze ti aiutano a scegliere
Quando parliamo di siti o blog, di fatto ci riferiamo a uno stesso contenitore – il sito web – che può essere declinato in diverse forme – sito aziendale, sito vetrina, landing page, blog, magazine, sito di news, e-commerce, portfolio, tra gli altri – a seconda degli obiettivi che persegue e dei bisogni a cui risponde.
La scelta tra un formato e l’altro dipenderà, quindi, dallo scopo primario del sito, dalla quantità di contenuti necessari a popolarlo, dalla disponibilità di tempo di chi dovrà lavorarci, e dalle competenze tecniche possedute.
Definisci l’obiettivo della tua presenza online, quantifica i contenuti che dovrai produrre e se hai modo di farlo tu, o di delegare qualcuno: questo ti aiuterà a capire che tipo di sito ti serve.
Dopodiché, rivolgiti a un servizio di hosting per creare un account: nel caso di Altervista, parti dalle tue competenze per capire qual è il servizio giusto per te.
- Se non sei un programmatore, e non sapresti occuparti delle parti più tecniche, registra un Hosting WordPress gestito e godi del CMS più utilizzato al mondo preinstallato e pronto all’uso.
- Se sei un esperto di codice e linguaggi HTML, puoi sfruttare la libertà assoluta di un account Hosting con File Manager.