Come scegliere un nome di dominio vincente

Come scegliere un nome di dominio vincente

Se hai in mente di cominciare un progetto online, di aprire e presentare una nuova attività oppure di condividere una passione con altre persone, ti serve creare un sito o un blog.

Dopo aver scelto il servizio di hosting più adatto a te, la prima cosa da fare sarà scegliere il nome di dominio desiderato. Ma come scegliere quello giusto? Il tuo nome + cognome? È più professionale l’inglese o l’italiano? È meglio la brevità o la precisione descrittiva?

La risposta semplice è: dipende. Dipende dall’obiettivo del tuo sito, dai contenuti che lo andranno a comporre, e dai nomi disponibili.

In questa guida ti diamo la risposta: prima di tutto cos’è un dominio, dove va registrato e perché è importante sceglierlo con cura.

In quattro passaggi puoi mettere online il tuo sito, analizzi il tuo sito e scegli il nome, dopo avere verificato se è disponibile
Non c’è un nome giusto per tutti i siti, ma c’è il nome giusto per il tuo!

Le stesse domande possono esserti utili per scegliere l’estensione di dominio, o dominio di primo livello (anche TLD), per il tuo sito o blog: meglio .it o .com? Come lo scelgo? E quale può essere la differenza tra i diversi TLD?

Trovi le risposte nelle nostre guide dedicate a:

Continua a leggere per scoprire tutti i consigli per scegliere il miglior nome di dominio per il tuo progetto.

Cos’è un dominio e come si compone

Un dominio è l’indirizzo univoco assegnato a un sito web, che permette di trovarlo sui browser, oppure di visitarlo direttamente. Dal punto di vista tecnico, è la traduzione linguistica di un codice numerico – l’indirizzo IP – che identifica fisicamente ogni dispositivo connesso a Internet, e permette la circolazione di dati e informazioni in tutta la rete.

Se prendiamo ad esempio un dominio di Altervista come https://tutorial.altervista.org/, vediamo gli elementi ricorrenti che vanno a comporre un dominio:

  1. HTTPS: è il certificato di sicurezza che protegge i dati presenti e condivisi dal sito;
  2. www: individua il servizio di Internet utilizzato per navigare, in questo caso quello più famoso, che collega tutte i dati dislocati nelle varie reti fisiche;
  3. tutorial: è un dominio di terzo livello, o sottodominio, che identifica siti indipendenti, ma collegati a un dominio principale, in questo caso altervista.org;
  4. altervista: è il dominio di secondo livello che incarna il nome del brand, o l’argomento principale del sito;
  5. .org: è il dominio di primo livello, o TLD (Top-level domain), o ancora l’estensione del dominio, che trasmette alcune informazioni, per esempio la geolocalizzazione (.it per Italia) o la natura del sito stesso (.org per le organizzazioni, o .com per le attività commerciali).

Alcuni di questi elementi sono sempre presenti, come HTTPS, www o l’estensione, mentre non è detto che tutti gli url siano composti sia da un sottodominio che da un dominio. Su Altervista, è possibile registrare un sottodominio, se disponibile, gratuitamente, mentre avere un dominio di secondo livello costa 1,99 €+Iva al mese o 18,96 €+Iva all’anno.

controlla se il nome è libero


Inizia la tua avventura col nome giusto!

A livello di personalizzazione, nel caso di un sottodominio è possibile scegliere solo il dominio di terzo livello (tutorial, nel nostro esempio), mentre per un dominio di secondo livello si può decidere sia il nome che l’estensione, fra le opzioni disponibili.

Come registrare un dominio su Altervista

Ora che sai da cosa è costituito un dominio, puoi pensare a trovare il provider più adatto per acquistare il dominio, e/o un servizio di hosting per aprire anche uno spazio web: con Altervista puoi averli entrambi gratis per un dominio come nomesito.altervista.org, o a pagamento, se si tratta di un dominio del tipo nomesito.it.

Dal portale di Altervista, ti basta inserire il nome di dominio desiderato per controllarne la disponibilità come dominio di terzo livello: in tal caso vedrai l’indicazione “Prosegui” nella prima riga, e potrai procedere a compilare tutti i dati richiesti e a confermare la registrazione.

Se invece non fosse disponibile, il sistema ti darà in automatico tutte le combinazioni con l’estensione di dominio acquistabili, e il prezzo, che è uguale per tutti.

Se ti interessa aprire un blog di cucina, puoi registrare un sito all’interno della community di blog di GialloZafferano, seguendo passaggi molto simili.

Scegliere un nome di dominio efficace è importante

Registrare un dominio è molto semplice, la parte difficile è decidere quale nome usare. Cosa deve avere un buon nome dominio:

  • identificare il tuo progetto in modo univoco;
  • aiutarti a essere trovato e riconosciuto tra i tanti contenuti su Internet;
  • è la prima impressione che le persone avranno di te, del tuo spazio web e del tuo lavoro: dev’essere buona al primo colpo;
  • ultimo ma non meno importante, una volta registrato un nome in fase di iscrizione e aver attivato il sito o blog su Altervista, il nome non potrà più essere cambiato, se non a pagamento.

Evita di:

  • registrare un nome di dominio casuale o improvvisato;
  • registrare un nome molto simile a un dominio già esistente;
  • scegliere un nome di prova, pensando di cambiarlo più avanti;
  • inserire un nome difficile da scrivere e ricordare.

Sono tutte cose che possono minare in partenza il successo del tuo progetto.

Consigli per scegliere un nome dominio giusto!

Abbiamo ripassato la teoria, e compreso perché è fondamentale avere un dominio efficace per il tuo progetto online. Ora vediamo alcune indicazioni pratiche per fare questa scelta al meglio. Leggi anche la guida completa per avere un sito web di successo.

Di fatto, un nome di dominio vincente è:

  1. mette al centro il tuo brand;
  2. facile da ricordare;
  3. facile da scrivere;
  4. è libero da copyright.

Trasformiamo questi punti in quattro azioni concrete, uno alla volta.

Metti in evidenza il tuo brand

Che il focus sia tu come persona, o un tuo servizio o prodotto – fisico o digitale, come un blog –, la tua presenza online si esprime attraverso un brand, una marca, che racchiude un set di valori e immagini che lo differenziano dal resto dei competitor.

Il nome è uno dei tratti distintivi di questo brand, e questo è il motivo per cui va ponderato con molta attenzione: non solo rende riconoscibile il tuo progetto sul web, ma è anche la prima impressione che le persone avranno di te, e di ciò che ti occupi. A te interessa che sia buona, anzi ottima!

Può avere molte forme: se si tratta di un personal brand, può comporsi di un nome e cognome, come per lo chef Antonino Cannavacciuolo, o di un soprannome o nick-name, come per il primo sito, ora e-commerce, di Chiara Ferragni, The Blonde Salad.

In altri casi, può essere costituito da:

  • una parola singola, come Il Post che citavamo prima;
  • un gioco di parole, come il portale di psicologia EfficaceMente;
  • una frase, come il blog di viaggi Ti porto via con me.

Non è importante, quindi, la lunghezza o la combinazione arguta di parole, conta piuttosto la comprensione immediata che offre agli utenti: leggendolo, devono potersi fare subito un’idea dell’argomento del tuo sito.

Trova un nome facile da memorizzare

La lista di domini registrabili è pressoché infinita, ma la memoria degli utenti non lo è: per questo diventa essenziale che il nome di dominio catturi l’attenzione di chi lo legge e sia facile da ricordare.

Le opzioni sono molteplici:

  1. puoi puntare sul potere evocativo della parola – come la palestra di crescita personale Ritualmente;
  2. puoi cercare un’espressione ironica, come Inizio lunedì, per esempio, per il sito vetrina di una dietista;
  3. puoi utilizzare una frase comune, magari che usi spesso, come il blog più famoso di Milano Conosco un posto;
  4. puoi usare un gioco di parole – come il marchio di candele home made C’era una bolla;
  5. puoi giocare con l’inglese – come il marchio di cosmetica Skin first;
  6. puoi limitarti a una parola semplice – se è ancora disponibile – come il famoso portale di informazione Il post;
  7. puoi anche pensare di usare il tuo nome, se tu sei il centro del tuo progetto, come fa per esempio il famosissimo sito di risoluzione di problemi di Salvatore Aranzulla.

L’efficacia non sta quindi necessariamente nella brevità del dominio, ma piuttosto nella capacità di incuriosire il visitatore, e di suscitargli un qualche tipo di reazione, che sia fisica – un clic – o mentale – quindi una riflessione, un ricordo o una sensazione – che lo aiuterà a ricordarlo.

Trova un nome facile da scrivere

Oltreché semplice da ricordare, è importante che il nome di dominio sia facile da scrivere: un dominio facile da digitare non solo evita che gli utenti non trovino il sito su Google – perché lo scrivono male – ma abbassa anche di molto la possibilità che finiscano su siti con nomi simili per sbaglio.

Per un pubblico italiano l’ideale è prediligere parole in italiano, che dovrebbero saper scrivere correttamente, ma attenzione agli articoli e alle congiunzioni che possono fare un’enorme differenza. Se scegliamo di chiamare un ipotetico blog di cucina “cucinaconvale”, conviene prima controllare che non esistano domini simili già registrati, per esempio un “incucinaconvale”: se il dominio già esistente è ben posizionato, attirerà probabilmente anche le visite di chi cerca il mio blog, ma non si accorge della piccola differenza nel nome.

Se preferisci usare un nome in inglese, o in altra lingua, assicurati che sia facile da pronunciare e da scrivere per chi non è madrelingua. Sono sicuramente da evitare le parole con doppie o triple consonanti, come bright, o con lettere poco usate in italiano se sono parole lunghe, come wyoming.

Anche qui la semplicità ripaga: il portale femminile The wom ha scelto, sì, un gioco di parole in inglese – una crasi fra woman e word of mouth (passaparola) – ma è talmente semplice sia da ricordare che da scrivere, da essere efficace comunque.

Scegli un nome libero da copyright

Se già è utile documentarsi sulla presenza di siti già posizionati con un nome di dominio simile a quello che vorresti usare per il tuo progetto online, ancora più importante è controllare che quel dominio non sia un marchio depositato, come Nutella per fare un esempio, oppure non sia uguale o simile a quello di un’impresa commerciale, per cui vale il Codice della proprietà industriale, che equipara il dominio al marchio stesso.

Per evitare complicazioni legali, è sempre meglio assicurarsi della situazione del dominio prima della registrazione effettiva, e optare per un nome originale e unico.

In sintesi: cosa rende un dominio efficace?

Il dominio è il biglietto da visita della tua presenza online: identifica in modo univoco il tuo progetto, lo rende riconoscibile e lo deve saper raccontare a chi non lo conosce.

Per questo, dopo un’iniziale brainstorming è fondamentale vagliare le diverse opzioni perché soddisfino 4 criteri:

  1. presenza del brand;
  2. facilità di memorizzazione;
  3. facilità di scrittura;
  4. no copyright o marchi registrati.

Se il nome non rispetta uno di questi punti, vale la pena ricominciare da capo e cercare una soluzione migliore: è meglio pensarci prima, che rendersi conto di aver sbagliato a sito già aperto, o dover affrontare veri e propri problemi legali più avanti.