Gestire un sito di successo: i 3 blocchi che ti impediscono di crescere (e come provare a superarli)

Gestire un sito di successo: i 3 blocchi che ti impediscono di crescere (e come provare a superarli)

In questa guida privilegeremo la praticità: quali possono essere i blocchi, gli impedimenti e/o le difficoltà che ostacolano il tuo lavoro di blogger?

Ne abbiamo selezionati tre, dal più facile da gestire al più impegnativo, ma nutriamo grande entusiasmo per il terzo: è un incredibile esercizio per svuotare la mente, trovare idee e poi realizzarle per davvero.

Ma prima partiamo con un dubbio che, con lievi differenze, suona più o meno così:

non ho il numero di visitatori che avevo prima o che mi aspetterei, né guadagno abbastanza: c’è qualche problema sul mio sito?


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La risposta breve è no: nel 99% dei casi le caratteristiche tecniche di un sito non influiscono sul numero di visitatori o sul traffico, o ancora sui guadagni, che esso può ricevere da Google.

Il problema non sta nell’aver spuntato o meno un’opzione nel pannello di WordPress, sono i contenuti che non stanno funzionando e che ha senso, quindi, migliorare, avendo ben a mente i bisogni e le richieste di un potenziale utente.

Non è un giudizio di valore, per cui non preoccuparti: se la tua strategia non sta funzionando, fermati, analizza e riparti, con tranquillità. Fa parte del percorso.

L’unico aspetto del tuo sito su cui hai il controllo sono i contenuti che scrivi e pubblichi:

  • puoi cercare di impegnarti a scrivere articoli approfonditi;
  • puoi collegarli strategicamente fra di loro, per creare una mappa di lettura guidata;
  • puoi fare delle prove con format diversi, anche visivi o audio visivi;
  • puoi studiare i competitor e prendere ispirazione per nuovi contenuti;
  • puoi utilizzare strumenti specifici – o anche solo una finestra del browser in incognito – per capire quanto è ricercato un certo tema e quali parole chiave vengono usate per accompagnarlo;
  • puoi promuovere i tuoi articoli o ricette sui social, per avere visibilità e riconoscimento.

Il tuo punto di riferimento deve essere Google Search Console, per i contenuti nelle pagine di ricerca, e Google Analytics per le visualizzazioni di pagina e il traffico.

Può essere molto frustrante vedere numeri bassi, anche difficili da capire, ma la pubblicità online è per natura molto altalenante e dipende fortemente dal periodo del mese, dal periodo dell’anno, dai soldi che le aziende investono per le campagne, soprattutto quanti ne mettono, se tanti o pochi.

In altra misura, dipende dalla quantità di traffico che arriva sul tuo blog, che, sì, più cresce, più potenzialmente ti potrebbe permettere di guadagnare di più.

Tutti fattori che non puoi controllare, e che esulano completamente da errori, plugin o altre funzionalità sul blog.

Alla fine, il consiglio migliore – e anche il più sano – è abbandonare la percezione di valore legata all’esito di un contenuto o di un sito, che si semplifica in:

  • il blog va bene, io vado bene, ho successo.
  • Il blog va male, io vado male e sono un fallimento/non sono capace.

Non è così: se ci sono cose che un algoritmo non può toglierti sono la tua inventiva, la tua creatività e le tue capacità acquisite. Tu provaci, sperimenta, e mettiti in gioco.

  • Pubblica con costanza, più frequentemente possibile a seconda delle tue risorse (che è forse la cosa più importante per un blog, la freschezza dei contenuti).
  • Attiva solo i plugin essenziali, proprio perché sono i contenuti quelli che contano e le funzionalità più utili te le offriamo già noi, e usa un tema semplice e chiaro che metta al centro il valore del tuo contenuto.
  • Fermati e cambia direzione se non stai raggiungendo i risultati sperati.
  • Scrivi sul gruppo di supporto se hai dubbi o domande.
  • E altra questione fondamentale: non avere fretta.

È comune metterci mesi, o anche anni, a raggiungere gli obiettivi di traffico e di guadagno, perché un sito non è un’attività che fa guadagnare subito, e non esistono tutorial per “guadagnare 50 euro al giorno online e senza sforzo”.

Non vogliamo nasconderti che la concorrenza è alta – il numero di siti già pubblicati e aggiornati periodicamente altissimo – ma crediamo anche che valga la pena provarci se la spinta iniziale è forte.

Ecco i famosi tre esercizi che anticipavamo nell’introduzione.

Controllare gli avvisi di Facebook (o di qualunque altro social)

Se ti è capitato di ricevere messaggi minacciosi che millantano blocchi, requisizioni e chiusure di pagine o profili, prima di cedere al panico, controlla che siano davvero messaggi di Facebook (o di qualsiasi altro social che usi).

Per Facebook per esempio funziona così:

  • Vai sul tuo account Facebook, in Impostazioni e Privacy Impostazioni.
  • Clicca su Protezione e accesso.
  • Scorri in basso fino a Vedi le e-mail recenti da Facebook e clicca su Visualizza.

Lì trovi tutti i messaggi reali di Facebook, tutto il resto è phishing. Puoi anche controllare gli indirizzi mail ufficiali di Facebook.

Se non hai ancora l’autenticazione a due fattori, è proprio ora di attivarla, idealmente impostando un app di generazione di codice (e non usando il sistema SMS), così da evitare truffe e hackeraggio di profili e pagine.

Questi due consigli – controllare nel proprio account i messaggi ricevuti e attivare l’autenticazione a due fattori – sono validi per qualsiasi piattaforma si stia utilizzando, e ognuna di queste avrà una guida ufficiale a cui puoi fare riferimento per capire come fare.

Superare il blocco dello scrittore

Se stai stilando il tuo piano editoriale e non riesci a dare un peso alle tue idee per dar loro priorità, chiedi a Google e ti sarà dato.

Oltre a trovare ulteriori spunti nella sezione “Le persone hanno chiesto anche”, installati l’estensione del browser Keyword Surfer.

Ti permetterà di vedere nella sezione destra della pagina di Google il volume di ricerca mensile della parola chiave, o keyword, che hai inserito, e una lista di alternative e correlate che ti possono aiutare a scrivere il contenuto. È anche molto facile da leggere!

Un esempio di pagina dei risultati di ricerca di Google con Keyword Surfer.

Portare un’idea dalla teoria alla pratica

Prendiamo in prestito quest’idea di Lucia Gaiotto per ricordarti che fatto è meglio che perfetto.

E che per realizzare davvero le proprie idee, ha senso lasciar fluire i pensieri su carta.

Imposta il timer su otto minuti e prova a scrivere di getto 50 idee che ti stanno a cuore: sì, proprio 50.

Possono essere idee di storie e racconti, ma vale anche aprire una gelateria artigianale o organizzare un book club di condominio.

Cerca, quindi, di non pensare troppo: scrivi e basta. Poi prendi l’idea che ti sembra più bella e in cinque minuti appuntati altre 30 idee per realizzarla. Infine prendi l’idea migliore di queste 30 e in 3 minuti scrivi 20 modi per renderla concreta.

Esercizi di creatività, di Lucia Gaiotto

Se quest’ultima parte dell’esercizio aggiunge frustrazione e angoscia, prova a fare il contrario: invece di una lista di cose da fare, scrivi ogni giorno le cose che hai fatto e che potrebbero avvicinarti a ciò che vuoi raggiungere, come consiglia Arianna Lai.

E dopo aver aggiunto, prova anche a togliere: pensa alla tua normale routine con il sito.

  • C’è qualcosa che non sta funzionando?
  • Se sì, cosa ti trattiene dall’eliminarla?

Magari trovi la svolta che stavi aspettando.

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