Integrazione AMP

Integrazione AMP

Puoi integrare AMP senza nessuno sforzo sulle tue pagine di Altervista.

Se già conosci AMP puoi semplicemente andare in “Impostazioni > Generali” e spuntare l’opzione AMP.

Le tue pagine vengono riscritte dal motore AMP e sono compatibili con il pilota automatico.

Puoi provare AMP per un periodo limitato di tempo e fare ritorno alla versione standard quando vuoi.

Se non sai cos’è AMP, puoi leggere di seguito.

Che cos’è AMP?

AMP è un progetto di Google e di altre piattaforme digitali concepito per migliorare l’esperienza dell’utente nella fruizione delle pagine web in mobilità.

L’obbiettivo di AMP è caricare molto velocemente le pagine sui dispositivi mobili, ci riesce semplificando il codice della pagina e con un sistema di cache molto efficace.

Pagine veloci e annunci pubblicitari che disturbano il meno possibile: ecco gli elementi per migliorare la consultazione del web via mobile.

La diffusione di AMP

Il progetto AMP è stato annunciato nel 2015 da Google e dalle altre piattaforme coinvolte  (circa 30 tra le quali: WordPress, Twitter, Pinterest e LinkedIn).

Gli utenti web hanno iniziato a vedere AMP nella sezione Top Stories delle ricerche via mobile di Google nel febbraio del 2016.

Dal settembre del 2016 Google ha iniziato a mostrare AMP (con l’icona del fulmine) nei risultati di ricerca da mobile.

Da luglio 2021 Google non mostra più l’icona di AMP nei risultati di ricerca.

Da allora la diffusione di AMP è cresciuta in modo importante. Wikipedia, nella voce dedicata al progetto AMP (in inglese), pubblica alcuni dati: Google dichiara che le pagine AMP, globalmente, erano due miliardi nel maggio del 2017.

Esempio di ricerca via mobile, con icona AMP

Il fulmine, l’icona di AMP nella ricerca mobile

Come funziona AMP tecnicamente 

Le pagine AMP pubblicate online vengono mostrate dai browser maggiormente usati.

Il link alla pagina AMP viene inserito di solito in un tag HTML del codice sorgente della pagina web standard.

Il framework AMP è costituito da HTML, AMP JavaScript e la AMP Cache.

La maggior parte delle pagine AMP vengono erogate dal sistema di cache di Google, ma altre compagnie, per esempio CloudFlare, contribuiscono con un sistema di cache AMP.

Le caratteristiche delle pagine AMP sono la leggerezza e la velocità di caricamento.

Benefici di AMP

La velocità di caricamento della pagina è una delle caratteristiche che vengono considerate nel posizionamento da parte di Google, e AMP garantisce questa velocità: la cache è richiamata direttamente dai server di Google.

Non c’è garanzia di migliorare il posizionamento delle proprie pagine nei risultati di ricerca usando AMP, ma c’è la sicurezza di andare nella direzione desiderata da Google, ovvero: la velocità di caricamento via mobile, uno dei fattori positivi per scalare la classifica dei risultati di ricerca.

Trattandosi di un’innovazione che viene da Google, AMP potrebbe diventare uno standard ed essere preparati a questo cambiamento può rivelarsi un fattore strategico.

AMP nasce per migliorare l’esperienza web dell’utente sui dispositivi mobili, una navigazione più fluida, con pubblicità ben integrate e elementi della pagina che si caricano velocemente (in modalità asincrona).

L’integrazione AMP di Altervista

Su Altervista puoi creare una versione AMP delle tue pagine, semplicemente spuntando l’opzione dalle Impostazioni.

Il pilota automatico è perfettamente compatibile con la versione AMP delle pagine, ma devi considerare che non tutti i formati pubblicitari presenti nella versione standard delle pagine possono essere replicati nelle pagine AMP.

I formati compatibili con AMP del pilota automatico saranno integrati in modo coerente con la pagina garantendo la migliore esperienza in mobilità.

Inoltre, con il passaggio ad AMP è possibile che tu avverta una diminuzione del traffico da mobile, che viene spostato dal tuo sito a Google, e anche i formati pubblicitari potrebbero rendere in modo diverso.

Quando attivi AMP devi, quindi, aspettarti delle variazioni nei ricavi.

Non abbiamo dati che dimostrino che attivando AMP diminuiscono i guadagni o il traffico.

Nei casi che abbiamo analizzato, abbiamo osservato che il traffico da Google è rimasto uguale o è aumentato e i guadagni Google AdSense in alcuni casi sono aumentati raggiungendo un CPM dei banner su pagine AMP il 66% maggiore rispetto a quello dei banner su pagine normali.

Chi volesse testare AMP dovrebbe, comunque, farlo per almeno 45 giorni.

Devi dare tempo a Google di reindicizzare il tuo sito da capo e raccogliere dati significativi.

Tieni conto che un calo in pochi giorni non può essere imputato solo ad AMP, tanti fattori giocano nel traffico del tuo sito.

AMP ed errori nella Search Console

Se dopo l’attivazione di AMP riscontri dei messaggi di errore su Google Search Console, non spaventarti: sono un ottimo strumento che ti aiuterà ad avere, in generale, contenuti migliori e ben puliti.

Tieni presente anche che:

  1. gli errori relativi alla versione AMP della pagina non riguardano la versione originale del tuo articolo. Quando attivi AMP, viene creata una “seconda” versione dell’articolo originale, separata dalla prima, ma basata su di essa;
  2. molti degli errori indicati dal validatore AMP (quello che poi ti segnala tutti i vari errori) sono esistenti anche nelle versioni ‘base’ dell’articolo. Sono solo errori o avvisi che non sono stati mai controllati e segnalati precedentemente.

Per avere esempi di possibili errori su Google Search Console, fai riferimento al documento su Blog Starter.