Come ottimizzare i tuoi contenuti per i motori di ricerca: obiettivi, regole SEO e buone pratiche di scrittura

Come ottimizzare i tuoi contenuti per i motori di ricerca: obiettivi, regole SEO e buone pratiche di scrittura

Immagina Google come un grande libro: essere indicizzati su Google significa essere presenti in quel libro, non importa in che pagina. Potrebbe essere la prima, come la millesima.

Quando pubblichi un nuovo articolo, Google lo indicizza nell’arco di qualche ora (ma se il tuo blog è giovane o addirittura appena aperto potrebbe volerci di più, anche 4 settimane), e puoi verificarlo inserendo nella casella di ricerca di Google “site:” seguito dall’indirizzo dell’articolo o ricetta, per esempio site:https://blog.giallozafferano.it/nomedelsito/nomedellaricetta.

Se vedi comparire il link tra i risultati, allora è tutto a posto.

Come controllare se un contenuto è stato indicizzato da Google.

Il tuo blog o sito Altervista è già configurato per lasciare indicizzare ai motori di ricerca tutto ciò che scrivi, non devi fare altro.

Se vuoi ottenere più visite da Google, è il posizionamento a far la differenza: tutti gli articoli sono indicizzati, ma quando cerchi qualcosa, alcuni compaiono in prima pagina, altri nelle pagine successive, altri ancora non vengono nemmeno considerati interessanti per la ricerca.

In questa guida, vogliamo accompagnarti nel tuo percorso di scrittura di articoli e/o ricette, dalla consapevolezza del valore presente sul tuo blog, alla scelta dei nuovi obiettivi futuri, produzione dei contenuti e scelta delle parole chiave di riferimento, fino all’importantissimo spazio di analisi dei risultati. Approfondiremo in particolare:

  1. che cosa significa davvero essere posizionati su Google;
  2. il concetto di valore come stella polare del tuo lavoro di blogger;
  3. come fissare i tuoi obiettivi, con la strategia SMART;
  4. su quali parole chiave puntare nei tuoi articoli o ricette;
  5. come analizzare i risultati ottenuti con Google Analytics e Search Console.

Il posizionamento su Google

La prima cosa che ti serve capire è questa: non esiste un posizionamento “generale”, ma di una specifica pagina del tuo blog rispetto ad una specifica parola chiave.

La parola chiave è quello che le persone inseriscono nella casella di Google quando effettuano una ricerca.

Puoi sempre comparire tra i primi risultati? No, a volte è proprio impossibile.

Questo non significa che devi abbandonare l’idea di scrivere l’articolo: oltre a Google, un’altra fonte importante di traffico dei blog potrebbe essere Facebook, e ciò che non avrà mai successo su Google, potrebbe averlo su Facebook. Oppure Discover, Google News, o ancora Pinterest o Youtube.

Quando scrivi un articolo, prendi in considerazione tutti i canali da cui puoi ottenere traffico. Non fossilizzarti solo su Google, sbattendo la testa contro il muro se non esci tra i primi risultati.

Porta valore ai tuoi lettori

Il tuo primo obiettivo, la tua unica fede, deve essere creare contenuti di qualità. Questo è quello che fa la differenza nel tempo, perché crea lettori affezionati e ti rende un blogger riconoscibile, che si distingue dalla massa.

Il valore sta nella qualità e quantità di informazioni e idee che offri su un certo argomento. Nella differenza che riesci a esprimere rispetto a un blog del tuo stesso campo.

Ci sono due tipi di articoli che funzionano molto bene sui blog.

  • I contenuti che risolvono un problema

Sono le guide in cui spieghi come fare per risolvere un problema: se ci pensi la ricetta non è altro che la guida per realizzare un certo piatto, ma con un sito Altervista hai anche a disposizione un formato tutorial specifico.

Alcuni esempi:

  • Come fare il pane in casa;
  • Come scegliere una lavastoviglie;
  • Come avere glutei perfetti;
  • Come fare il brasato al barolo;
  • Come cambiare l’olio al motore.

Il valore sta nel fatto che il visitatore non sa come risolvere il problema e tu gli stai offrendo la soluzione.

Più aggiungi dettagli, foto, suggerimenti che vengono dalle tue esperienze, video, variazioni o alternative, più il tuo articolo acquisisce valore.

Scrivere un articolo di questo tipo richiede tempo, ma si tratta di un investimento perché una volta scritto (con un SEO curato) ti può portare visite per anni.

  • I contenuti che incuriosiscono

Un’idea originale, che funziona e spinge chi legge a condividerla, rappresenta un valore e può diventare virale, portandoti molto traffico.

Tieni presente che attirare l’attenzione non è una cosa facile, ha il difetto di durare poco e venir facilmente copiata, ma se sei un blogger particolarmente creativo e costante, può portarti risultati.

La missione di Google è riuscire a riconoscerlo sempre meglio, come farebbe una persona vera.

Per questo motivo, prima di pensare al SEO, alla foto, al testo del lancio, concentrati sul creare valore.

Che cosa fa perdere valore?

  • Copiare articoli scritti da altri con piccoli rimaneggiamenti;
  • Scrivere articoli banali o superficiali tanto per pubblicare;
  • Fare decine di articoli con lo stampino, cambiando solo piccoli dettagli;
  • Scrivere testi illeggibili e contorti solo per conquistare bollini verdi di Yoast, il plugin SEO per WordPress;
  • La fretta e le scorciatoie per ottenere più traffico e più clic.

Ti potrebbe venire voglia di obiettare: “guarda, quel blog fa in quel modo eppure ha successo lo stesso!”.

Ti lascio questo spunto di riflessione: una pubblicazione frettolosa, clonata o poco approfondita può funzionare ora, ma Google continua ad aggiornarsi. Perché fare qualcosa che ha successo oggi e rischiare di essere penalizzato domani?

Non avere paura di sbagliare

L’evitamento, travestito da pigrizia, nasce dalla paura di fare un passo falso: se scrivo un titolo troppo lungo e Google mi penalizza? E se invece provando a migliorare un contenuto già ben posizionato, perdo terreno, è un disastro!

Il SEO non si fa con l’immobilità: il SEO è attacco e difesa. Creazione di nuovi contenuti e miglioramento di quelli vecchi, per rispondere ai colpi della concorrenza.

Anche se sbagli, niente è perduto per sempre: cambi direzione e riprovi. Le pedine sono infinite come le tue idee.

Conosci te stesso: dove sta il tuo valore?

Partiamo dalla difesa: come fai a difenderti se non sai dove hai posizionato le tue truppe? 

Google Analytics e Google Search Console sono il tuo tabellone di Risiko (o battaglia navale, se preferisci veleggiare):

  • in Analytics, controlla i rapporti consolidati in Coinvolgimento > Pagine e schermate per vedere quali sono i tuoi post più letti;
Esempio di report Coinvolgimento > Pagine e schermate su GA4 per controllare contenuti più letti.
  • in Search Console, controlla la posizione media dei tuoi contenuti, e con Search Console Insights scopri le parole chiave che portano traffico al tuo sito dalle pagine di ricerca negli ultimi 28 giorni.
Esempio di query o parola chiave mostrate di Search Console Insights, valide per gli ultimi 28 giorni.

Prendi nota dei risultati di questa analisi, e segnati in particolare i 10 contenuti che sono andati meglio: è lì che sta il tuo valore, e probabilmente anche il tuo posizionamento nella mente delle persone. Se per esempio i 10 contenuti migliori sono 10 ricette dolci, è probabile che il tuo pubblico ti segua e ti riconosca come autorevole sulla pasticceria.

Se il risultato non è così omogeneo, non preoccuparti, sei sempre in tempo per trovare la tua strada: intanto puoi provare a ricercare qualche affinità tra i contenuti; poi, puoi chiederti che cosa produci e scrivi più volentieri (anche la tua opinione conta!), oppure ancora rivolgere questa domanda al tuo pubblico sui social.

Fissa i tuoi obiettivi

Se sospetti che non sia la prima volta che parliamo di obiettivi, hai proprio ragione: senza obiettivi non si va da nessuna parte.

Lavorare senza obiettivi è come uscire a fare una passeggiata senza meta: magari te la godi anche per i primi 10 minuti, ma poi finisce che fai il giro dell’isolato e torni a casa.

Un obiettivo sensato è SMART:

  • Specifico,
  • Misurabile,
  • rAggiungibile,
  • Realistico,
  • posizionato nel Tempo.

Facciamo un esempio: “Voglio lavorare di più al blog” è un obiettivo? No, perché non è specifico (lavorare di più cosa vuol dire? su cosa?), non è misurabile, né posizionato nel tempo (qual è la scadenza per raggiungere questo obiettivo?).

Riformuliamolo allora: “Voglio raddoppiare le pagine viste del mio blog in un anno”. Questo è un obiettivo perché è specifico (menziona una metrica, le pagine viste), posizionato nel tempo (un anno), misurabile (parla di raddoppiare il numero di pagine viste). Che sia realistico lo può sapere solo chi lo formula.

Prendi ispirazione dagli altri

Quando sai dove sei e dove vuoi arrivare, ti manca solo conoscere il tuo concorrente per poter attaccare.

Dedica del tempo all’osservazione: per una determinata ricerca,

  • di chi sono i contenuti che appaiono?
  • Come sono stati costruiti?
  • Posso prendere qualche spunto?

Studia il loro materiale e chiediti se puoi offrire più informazioni, più risorse, punti di vista diversi o qualsiasi altra cosa che aggiunga valore.

Non copiare, però: i contenuti duplicati sono fortemente penalizzati da Google, e ti espongono al rischio di attirare sul tuo sito degli errori, per esempio usi impropri di alcuni vocaboli o informazioni scorrette che possono minare il rapporto di fiducia con chi ti legge.

Il tuo lavoro di indagine non si conclude con la pubblicazione del contenuto: aggiornalo, aggiungendo nuove informazioni e nuove variazioni ogni volta che ti vengono in mente. Questo manterrà il tuo articolo attuale e di valore, e potrai sfruttarlo più volte sui tuoi profili social.

Metti in pratica obiettivi e buone pratiche SEO

Sai dove sei, dove vuoi arrivare e cosa troverai intorno a te: è proprio il momento di attaccare!

Le regole per un contenuto di qualità sono semplici:

  • approfondire l’argomento, cercando di rispondere a più domande, e offrire più soluzioni possibili al lettore;
  • scrivere in italiano corretto, curando l’ortografia, la grammatica e il lessico;
  • scrivere in modo chiaro e comprensibile a tutti, utilizzando parole e frasi semplici;
  • strutturare il testo con titoli, sottotitoli, e pause grafiche, come elenchi puntati, immagini e video;
  • curare i primi paragrafi del contenuto – l’introduzione – perché sono i più importanti per Google e i primi letti dall’utente. Incuriosisci e offri uno scorcio di tutto il valore che riverserai nel tuo testo;
  • creare connessioni fra i tuoi contenuti con i link interni, e se scrivi di cucina, il formato ricetta ha un blocco apposito per facilitarti.

Per aiutarti nella scrittura dei tuoi contenuti, oltre a metterti nei panni dei tuoi lettori, sfrutta i commenti e i messaggi privati che ricevi dal tuo pubblico, e/o fai riferimento a strumenti gratuiti come AnswerThePublic, che a seguito di una ricerca per argomento, brand o prodotto ti mostrerà una mappa visuale con tutte le principali domande e dubbi degli utenti. Con un account gratuito puoi avviare fino a 3 ricerche al giorno, e accedere al tuo storico.

Risultati di una ricerca su AnsweThePublic per “pasta al forno”.

Bonus: su quali parole chiave puntare?

Le parole chiave sono una qualsiasi parola o frase che le persone possono cercare su Google, e se vuoi ricevere traffico dalle ricerche è necessario che tu le scelga attentamente.

Questo punto è fondamentale perché:

  • Se le parole chiave sono poco cercate, anche comparendo tra le prime posizioni potresti ricevere pochissimo traffico.
  • Se i concorrenti sono troppo forti, potresti investire tanto tempo e lavoro senza riuscire a posizionarti tra i primi risultati.

Approfondiamo i gruppi più importanti di parole chiave, per poterle scegliere consapevolmente:

  1. Composte da una o due parole: “scarpe”, “pasta”, “film dvd”, “pizza”, “ricette”.
  2. Navigazione, usate per trovare un determinato sito: “gmail”, “facebook”, “altervista”, “giallozafferano”.
  3. Azione: “acquisto mobili online”, “gestione partita iva”, “guadagnare con il blog”.
  4. Informazione: “Come fare il pane in casa”, “Come installare office”, “Come pulire il forno”.
  5. Long-tail (coda lunga): composte solitamente da tre o più parole: “percorso trekking gargano”, “torta pere e cioccolato”.

Se tenti di posizionarti su parole chiave di tipo 1 e 2, sappi che andrai incontro ad un lavoro molto difficile, che ti porterà con ogni probabilità scarsi successi e tanta frustrazione. Ti sarà quasi impossibile raggiungere le prime posizioni, perché occupate da link ormai molto forti e presenti da tantissimo tempo.

Puoi invece usare gli ultimi 3 gruppi, parole chiave che in generale siano specifiche, che ispirino un’azione (acquistare qualcosa per esempio), forniscano la risposta a una domanda (tutte le guida “Come fare per”), o la soluzione a un problema.

Per aiutarti nelle tue decisioni, hai a disposizione alcuni strumenti gratuiti, tra cui Keyword Surfer, che, una volta impostato come estensione del browser, ti mostrerà il volume delle ricerche delle parole e frasi chiave che scrivi su Google.

Risultati di una ricerca su Google con Keyword Surfer attivo per “pasta al forno”.

Fermati ed analizza i risultati

Dopo aver scritto, programmato e pubblicato, mettiti in calendario dei momenti di pausa: ti servono a ricaricarti di energia, ma anche a fare un ripasso di quello che hai fatto e dei risultati che hai ottenuto.

Torna su Google Search Console a controllare la posizione media dei nuovi contenuti pubblicati, e l’effettiva parola o frase chiave con cui le persone l’hanno trovato e cliccato. Tu puoi deciderne alcune a tavolino, ma le vie di Google sono infinite e potranno sempre sorprenderti.

Sezione Risultati di ricerca di Google Search Console.

Vai su Google Analytics, in Report > Coinvolgimento > Pagine e schermate, per controllare il traffico acquisito da quei contenuti, e in Report > Acquisizione > Acquisizione traffico monitora i risultati ottenuti anche da altre fonti di traffico, per esempio i social.

Come vedere Sorgente e mezzo di provenienza del traffico in Acquisizione traffico su una GA4.

Armati di pazienza: i risultati si vedono solo con il tempo. Per un contenuto rieditato e migliorato, per esempio, un possibile cambio di posizionamento appare su Search console dopo almeno due settimane.