Se ti dico SEO, Search Engine Optimization, ottimizzazione per i motori di ricerca: a cosa pensi?
Forse conosci la definizione teorica: l’insieme di attività e strategie che concorrono a migliorare la posizione di un sito web e/o di un suo contenuto tra i risultati di un motore di ricerca.
Forse pensi subito al plugin di Yoast SEO: un semaforo verde, rosso o giallo, e una collezione di avvisi che ti suggeriscono dove mettere mano nei tuoi articoli o ricette.
Forse pensi, invece, alla frustrazione di non sapere mai se stai facendo la cosa giusta.
Lascia andare tutto: per lavorare ai tuoi contenuti ti servono poche e semplici regole, una lista di passaggi super concreta, e oggi li svisceriamo insieme, perché facciano meno paura.
In questo tutorial vedremo cosa significa la parola SEO, a cosa serve il plugin consigliato Yoast SEO e come puoi compilarlo perché ti aiuti a scrivere contenuti più approfonditi.
Cosa si intende per SEO
SEO non è una parola italiana, bensì un acronimo inglese: Search Engine Optimization, in parole povere l’OTTIMIZZAZIONE dei propri contenuti del sito per renderli “appetibili” ai motori di ricerca.
Non vogliamo tediarti con definizioni facilmente reperibili sul web, né con passaggi troppo tecnici che implichino la modifica del codice del tuo sito, perché la regola importante da tenere sempre a mente è solo una: costruire contenuti di qualità per vincere l’attenzione degli utenti e anche di Google.
Per una corretta indicizzazione del tuo blog, e in seguito un buon posizionamento dei contenuti, i tuoi articoli o ricette devono, infatti, essere:
- originali, quindi NON copiati da altre fonti, offline e online, sia per quanto riguarda i testi, sia per le foto e i video;
- curati, perché portino vero valore a chi li legge;
- utili, perché risolvano un problema, e/o rispondano a un dubbio dell’utente;
- ben strutturati, quindi suddivisi in titoli e paragrafi, e intervallati da immagini ed elenchi puntati, per dare respiro;
- scritti in buon italiano, corretti a livello grammaticale, ortografico e sintattico;
- collegati internamente con altri contenuti simili e/o correlati, già pubblicati sul blog (e il nostro formato ricetta offre uno spazio apposito per i link interni).
Vediamo ora come utilizzare il plugin Yoast SEO per scrivere contenuti con tutte le caratteristiche giuste.
Il plugin Yoast SEO
Di default viene installato su tutti i blog e siti Altervista, ed è infatti uno dei pochi plugin consigliati.
Ti permette di impostare caratteristiche generali, per esempio gestire le anteprime fotografiche dei tuoi url su Google e sui social, e di ottimizzare il contenuti del singolo post, verificando la presenza di una determinata parola (o parole) chiave nel testo e di altri dati strutturati utili a posizionare il contenuto.
Se non lo trovi sul tuo blog, installalo da “Plugin > Aggiungi nuovo”, cercando “Yoast SEO” nella buca. Poi attivalo.
Una volta attivo sul tuo blog, troverai una sezione Yoast SEO alla fine di ogni articolo, ricetta, tutorial o Top list, da compilare con la parola o frase chiave per cui vorresti ottimizzare il tuo contenuto, e una voce di menu omonima, da cui gestire le impostazioni per Google, per i social e/o collegare Search Console e verificare il sito su Pinterest.
Partiamo dalla box SEO all’interno dei post.
Box SEO in articoli, ricette, tutorial o raccolte
La sezione SEO si compone di 4 tab: SEO, Leggibilità, Schema e Social. Le informazioni più utili si trovano nelle prime due tab, SEO e Leggibilità, perché è lì che, in base alla parola o frase chiave scelta, appariranno i suggerimenti applicabili al contenuto.
In questo frangente è sicuramente importante inserire una parola o frase chiave che abbia senso: ricorda, la parola o frase chiave è quella stringa di testo che gli utenti inseriscono sui motori di ricerca (ad esempio Google) per cercare risposte e soluzioni ai loro problemi.
Succede, specialmente all’inizio, di farsi prendere la mano e scrivere le keyword più incredibili nella buca di testa, per esempio “cioccolatini cioccolatosi” per una ricetta di cioccolatini.
È plausibile cercare su Google “cioccolatini cioccolatosi” per trovare una ricetta? Più probabile utilizzare la perifrasi “ricetta facile per cioccolatini fatti in casa”, per esempio.
L’esempio era davvero estremo ma serve a farti capire come muoverti: la parola chiave deve essere intuitiva, composta da 5-6 parole al massimo, e riassumere il testo che hai scritto, oppure lo “scopo” del tuo articolo, o ancora essere una sintesi del bisogno o esigenza a cui risponde.
Una volta impostata la parola chiave, vedrai comparire in tempo reale una serie di valutazioni che il plugin fa comparando la keyword scelta e il testo in bozza.
La parola chiave DEVE essere presente:
- nell’intestazione articolo: ovvero nel titolo dell’articolo. Il titolo può includere anche altre parole, ma deve contenere la parola chiave;
- nel titolo SEO: ovvero nel titolo della pagina che appare nella prima riga sui motori di ricerca;
- nello slug, ovvero nell’URL del post, che di solito si autocompleta in base al titolo scelto, ma che è modificabile nella colonna di destra, alla voce Permalink;
- nel contenuto, quindi nel corpo del tuo articolo, sia nei sottotitoli e titoli dei paragrafi (H2, H3, H4), sia nell’introduzione, sia periodicamente all’interno dei singoli paragrafi (qui il limite è il buon senso, il contenuto dev’essere leggibile e chiaro);
- nella meta descrizione: quello che appare nei motori di ricerca sotto la URL dei tuoi post.
Titolo SEO e Meta descrizione li puoi compilare direttamente nel box SEO, nella tab SEO appunto, sfruttando eventualmente l’autocompletamento dal titolo e dal riassunto.
Per chiudere l’approfondimento sulla parola chiave, ti consiglio di sceglierla PRIMA di cominciare a scrivere l’articolo, per avere subito chiaro come impostare il testo, e per godere da subito dei suggerimenti di Yoast SEO.
Se applichi la maggior parte delle indicazioni di Yoast SEO, le tab SEO e Leggibilità mostreranno un bollino verde (come a dire “promosso”) – il bollino arancione significa che sei a buon punto, ma ti manca ancora qualcosina, mentre il rosso è come un’insufficienza – ma è importante sottolineare che si tratta solo di suggerimenti, non di voti veri e propri o, peggio, lo specchio di ciò che Google penserà del tuo contenuto. Yoast SEO è solo una guida, uno strumento per aiutarti a scrivere contenuti più accurati possibile per una determinata necessità, ma sarà poi Google a decidere come posizionare il tuo articolo o ricetta e per quali intenti di ricerca.
Per questo, non farti demoralizzare o spaventare dai bollini: se puoi, segui i consigli di Yoast e se non puoi o non vuoi, ignorali consapevolmente.
Alcune indicazioni di Yoast SEO spiegate bene
Molti consigli si possono ripetere da un contenuto all’altro, ed è importante sapere che cosa significano per poterli gestire al meglio. Vediamo i più frequenti:
- Lunghezza testo: gli articoli devono essere composti da un minimo di 300 parole (al di là del singolo numero di parole, è importante domandarsi se si sta approfondendo a dovere l’argomento: stai rispondendo a tutte le domande dell’utente? quali potrebbe essere le sue esigenze?).
- Attributo alt delle immagini: tutte le immagini devono contenere un testo ALT – inseribile nella colonna di destra dopo averle selezionate, oppure nella Libreria Media – ossia una piccola descrizione che aiuti Google ed eventuali lettori ipovedenti, che utilizzano assistenti vocali, a capire che cosa rappresenta quell’immagine.
- Frase chiave nello slug: la parola chiave deve essere contenuta nella URL della pagina;
- Densità della parola chiave: la parola chiave che hai inserito deve essere ripetuta all’interno del testo, senza esagerare ma curando la chiarezza del contenuto.
- Frase chiave nella descrizione Meta: la parola chiave deve essere presente nella meta descrizione.
- Link interni: la pagina deve contenere almeno due o tre link interni, ovvero che rimandino ad altri contenuti pubblicato sul tuo sito.
- Frase chiave nell’introduzione: la parola chiave deve essere ripetuta nel primo paragrafo del contenuto, e in generale nell’introduzione, salvaguardando sempre la leggibilità del testo.
- Frase chiave nei sottotitoli: la parola chiave deve essere inserita anche nei sottotitoli e nei titoli dei paragrafi.
Un breve approfondimento sui suggerimenti Parole di transizione e Frasi consecutive nella tab Leggibilità: entrambi si focalizzano sull’aiutarti a costruire testi variegati e sintatticamente ricchi di subordinate, e in alcuni casi, potrebbero apparire se ti capita di iniziare le frasi con la stessa parola.
La tab Schema
Solitamente in questa linguetta, salvo casi particolari, conviene NON modificare nulla.
La tab Social
In questo spazio puoi modificare le impostazioni visuali che l’articolo o ricetta acquisiranno nella pubblicazione sui social network, per esempio su Facebook.
Con questa funzionalità potrai impostare foto, titolo e meta descrizione diverse per i social, nel caso avessi esigenze particolari o vuoi inserire informazioni diverse.